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04/08/2021
16:44

Finanza agevolata: verso il ritorno alla normalità

La finanza agevolata e il sostegno pubblico alle attività economiche sono stati decisamente tra i grandi protagonisti dell’emergenza legata alla pandemia. Divenuti strumenti cruciali per supportare il nostro tessuto imprenditoriale si sono concretizzati attraverso diverse misure, tra cui il rafforzamento del sistema delle garanzie pubbliche rilasciate a favore di finanziamenti erogati dalle banche.

I beneficiari di tale sostegno, finalizzato a facilitarne l’accesso al credito, sono state principalmente le Piccole e Medie Imprese e le Mid Cap, ma anche le Grandi Imprese ne hanno beneficiato, soprattutto attraverso l’istituzione della nuova Garanzia Italia gestita da SACE.

La normativa ha avuto nel tempo diverse evoluzioni. Qui ci concentreremo su alcune delle ultime novità introdotte dal c.d. “Decreto Sostegni Bis” (art. 13 del decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73), che prevede nuove opportunità, ma che rappresenta anche un primo passo verso un auspicato rientro alla normalità.

Decreto Sostegni bis: cosa bisogna sapere?

La prima novità è l’ulteriore proroga del periodo di moratoria dei finanziamenti in essere per le PMI: dal 30 giugno al 31 dicembre 2021. Questa nuova moratoria riguarda però solo la quota capitale (le imprese dovranno dunque versare la quota interessi

Un’altra importante novità ha riguardato le Mid Cap che ora possono rivolgersi esclusivamente a SACE per la loro richiesta di garanzia e non più al Fondo di Garanzia. SACE ha previsto un doppio binario per queste imprese, che avranno la possibilità di chiedere la garanzia gratuitamente – nei limiti di un plafond di 5 milioni di euro, contando anche le eventuali garanzie già concesse dal Fondo di Garanzia – oppure a pagamento (come le PMI che hanno esaurito il suddetto plafond ).

Un’interessante opportunità riguarda invece l’innalzamento della durata massima dei finanziamenti concessi in relazione all’emergenza Covid-19, sia per il Fondo di Garanzia che per SACE, da 6 a 8 anni (nuovo limite autorizzato dalla Commissione Europea). Tale novità non impatta solo sui nuovi finanziamenti, in quanto è possibile richiedere l’estensione anche su finanziamenti già concessi. Tuttavia è stata prevista però una riduzione – solo per i nuovi finanziamenti – della garanzia massima concedibile che scende dal 90% all’80% (riduzione che non impatta le garanzie SACE onerose).

Passiamo infine ai finanziamenti per le PMI di importo fino a 30mila euro. Per tali finanziamenti è stata ridotta la copertura dello Stato dal 100% al 90%. D’altro canto, per coprire l’assunzione di rischio, è stato tolto il vincolo sul tasso di interesse massimo applicabile dalla Banca.

I provvedimenti citati sono l’ennesimo tassello di un percorso di collaborazione tra il mondo del sostegno pubblico e quello bancario che ha permesso di immettere nelle casse delle imprese la liquidità necessaria a far fronte all’instabilità che ha caratterizzato il 2020, ma che si è in alcuni casi protratta anche in questo 2021. Auspichiamo che le modifiche attuate traghettino l’intero tessuto imprenditoriale del nostro Paese verso un progressivo ritorno alla normalità, come già avvenuto per tutte quelle imprese che hanno visto una ripresa delle commesse e della produttività.

di
Andrea Dominici, Responsabile Finanza Agevolata

Laurea in Economia e Commercio, ex Ufficiale della Guardia di Finanza, ho lavorato dal 1996 nel settore della Finanza Agevolata presso diversi Istituti di Credito.
Responsabile dell’Ufficio di Finanza Agevolata dal 2010, prima presso GE Capital Interbanca ed ora in Banca Ifis.
Membro di Gruppi di Lavoro e Comitati nello specifico settore della Finanza Agevolata presso ABI, ASSILEA e MISE.

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