Proroga sospensione rate mutuo e canoni di locazione finanziaria relativi agli edifici sgomberati ovvero alla gestione di attività di natura commerciale ed economica, anche agricola, svolte nei medesimi edifici siti nel territorio della Regione Veneto.
Premesso che:
- con delibera in data 28 agosto 2023 il Consiglio dei Ministri ha dichiarato lo stato di emergenza, per dodici mesi, in conseguenza degli eventi meteorologici eccezionali verificatisi dal 13 luglio al 6 agosto 2023, e che hanno interessato il territorio della Regione Veneto;
- in attuazione di detta delibera, il Capo del Dipartimento della Protezione Civile ha emanato, in data 26 settembre 2023, l’ordinanza n. 1025, recante “Primi interventi urgenti di protezione civile in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici che dal 13 luglio al 6 agosto 2023 hanno interessato il territorio della Regione Veneto” (di seguito l’“Ordinanza”);
- l’art. 9 dell’Ordinanza, rubricato “Sospensione dei mutui“, prevede quanto segue:
“I soggetti titolari di mutui relativi agli edifici sgomberati, ovvero alla gestione di attività di natura commerciale ed economica, anche agricola, svolte nei medesimi edifici, previa presentazione di autocertificazione del danno subito, resa ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445 e successive modificazioni ed integrazioni, hanno diritto di chiedere agli istituti di credito e bancari, fino all’agibilità o all’abitabilità del predetto immobile e comunque non oltre la data di cessazione dello stato di emergenza, una sospensione delle rate dei medesimi mutui, optando tra la sospensione dell’intera rata e quella della sola quota capitale.
Entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della presente ordinanza, le banche e gli intermediari finanziari informano i mutuatari, almeno mediante avviso esposto nelle filiali e pubblicato nel proprio sito internet, della possibilità di chiedere la sospensione delle rate, indicando tempi di rimborso e costi dei pagamenti sospesi calcolati in base a quanto previsto dall’accordo 18 dicembre 2009 tra l’ABI e le associazioni dei consumatori in tema di sospensione dei pagamenti, nonché’ il termine, non inferiore a trenta giorni, per l’esercizio della facoltà di sospensione.”
- con delibera in data 7 agosto 2024 il Consiglio dei Ministri ha dichiarato la proroga, di ulteriori dodici mesi, del suddetto stato di emergenza, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n.201 del 28 agosto 2024
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Tutto ciò premesso, si informa la gentile clientela che la nostra Banca è disponibile ad attivare la sospensione dei mutui in attuazione del citato art. 9 dell’Ordinanza, secondo le modalità che seguono.
Ambito di applicazione
Ai sensi dell’art. 9 dell’Ordinanza, la sospensione è prevista in favore di:
- soggetti privati o imprese, titolari di mutui relativi a edifici sgomberati;
- soggetti imprese, titolari di mutui relativi alla gestione di attività di natura commerciale ed economica, anche agricola, svolte in edifici sgomberati.
Fermo quanto sopra, la Banca, sebbene ciò non sia espressamente ricompreso dalle disposizioni normative, al solo fine di agevolare ulteriormente i soggetti in difficoltà, ha esteso la possibilità di chiedere la sospensione:
- anche ai soggetti privati o imprese, titolari di contratti di locazione finanziaria aventi ad oggetto beni siti in edifici sgomberati ovvero strumentali alla gestione di attività di natura commerciale ed economica, anche agricola.
Modalità ed effetti della sospensione
La sospensione del pagamento delle rate di mutuo/locazione finanziaria potrà aver luogo, a seconda dell’opzione esercitata dal Cliente, con le seguenti modalità alternative:
- sospensione dell’intera rata: al termine del periodo di sospensione, il rimborso delle rate riprenderà a cominciare da quelle sospese e proseguirà con le rate residue nell’ordine già predefinito, con corrispondente slittamento del piano di ammortamento e suo conseguente allungamento per una durata pari a quella della sospensione. Nel caso di finanziamento a tasso indicizzato, il tasso di interesse applicato alla ripresa dell’ammortamento sarà calcolato prendendo a riferimento il valore del parametro di indicizzazione vigente al momento del riavvio. Il pagamento degli interessi non moratori, in maturazione sul capitale nel corso del periodo di sospensione (al tasso pattuito contrattualmente), sarà ripartito su tutto il piano di ammortamento residuo, a partire dalla prima rata successiva alla ripresa dell’ammortamento, con pagamenti periodici aggiuntivi rispetto alle rate ordinarie e con la stessa periodicità di queste, per un importo pari, per ciascuna rata, alla somma totale di tali interessi divisa per il numero delle rate residue del piano di ammortamento;
- sospensione della sola quota capitale: per tutte le rate comprese nel periodo di sospensione, il Cliente pagherà, alle scadenze originarie, una quota interessi in misura pari agli interessi relativi alla rata sospesa, salvo variazioni dei parametri di riferimento. Il rimborso delle quote capitale delle rate oggetto di sospensione riprenderà a cominciare da quelle sospese e proseguirà con le rate residue nell’ordine già predefinito, con corrispondente slittamento del piano di ammortamento e suo conseguente allungamento per una durata pari a quella della sospensione.
La sospensione non comporta:
– l’applicazione di commissioni o spese di istruttoria;
– la modifica dei tassi/spread applicati al mutuo/locazione finanziaria;
– la richiesta di garanzie aggiuntive.
Il mancato pagamento dell’intera rata nel periodo di sospensione è esente dal risarcimento del danno in forma di pagamento di interessi moratori.
Il mancato o ritardato pagamento della quota interessi, laddove il Cliente abbia optato per la sospensione della sola quota capitale, determina invece l’applicazione di interessi moratori limitatamente alla quota interessi.
Nel periodo di sospensione maturano comunque gli interessi corrispettivi al tasso contrattuale, da rimborsare con le modalità sopra indicate a seconda dell’opzione scelta.
In ogni caso, rimarranno confermate tutte le obbligazioni, le pattuizioni, le condizioni e le garanzie del contratto di mutuo/locazione finanziaria originario, non incompatibili con la sospensione di legge e con i contenuti della presente.
Nessun’altra variazione verrà apportata al contratto di mutuo/locazione finanziaria ed è espressamente escluso qualsiasi effetto novativo.
Durata della sospensione
La sospensione opera fintantoché gli edifici in oggetto risultino inagibili o inabitabili e, comunque, non oltre la cessazione dello stato di emergenza, prevista per il 28 agosto 2025, salvo proroghe.
Domanda di sospensione e termini per la richiesta
La richiesta di sospensione del pagamento delle rate di mutuo/locazione finanziaria deve essere accompagnata dalla autocertificazione del danno subito, resa ai sensi del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445 e successive modificazioni ed integrazioni.
Il termine entro il quale i Clienti possono presentare le richieste di sospensione scade il 28/10/2024
Per ulteriori informazioni sarà possibile rivolgersi:
- al personale della Filiale di riferimento per i soggetti imprese titolari di mutuo;
- al numero verde 800626669 e all’indirizzo e-mail chiediloanoi@bancaifis.it per i soggetti privati titolari di mutuo; e
- all’agente in attività finanziaria di riferimento per soggetti privati o imprese, titolari di contratti di locazione finanziaria.