Si tratta del fatturato globale di ByteDance nel’ultimo anno.
Se il nome della società non vi dice niente, proviamo con quello del social che possiede: TikTok, che conta più di 1,6 miliardi di utenti attivi nel mondo e 21 mln solo in Italia. Fondata nel 2012 da Zhang Yiming (diventato nel frattempo il cinese più ricco), ByteDance è oggi un colosso della tecnologia valutato 300 miliardi di dollari.
Un colosso che è molto più grande di TikTok. La società non è quotata e non ha gli stessi obblighi di trasparenza dei suoi competitor. Tuttavia, da quel che è trapelato in questi anni, ha da sempre diversificato moltissimo i suoi investimenti: app di messaggistica, videogiochi, siti web, ma anche portali di medicina, programmi di montaggi video (come il popolare CapCut) e persino catene di caffetterie. Le tensioni diplomatiche in USA non ne hanno intaccato il valore: solo nel primo semestre 2024 la società ha fatturato 74 miliardi, pareggiando la rivale Meta (che comprende Facebook, Instagram e WhatsApp) e preparandosi allo storico sorpasso.
La prossima sfida su cui ByteDance si giocherà il primato mondiale è l’Intelligenza Artificiale. Come ha rivelato il Financial Times, nel 2025 la società investirà più di 12 miliardi di dollari in infrastrutture AI e nei famigerati microchip, il “nuovo petrolio” dello sviluppo tecnologico. Circa il 60% degli ordini oggi sono indirizzati nei confronti di fornitori cinesi, come Huawei, mentre il resto è rivolto a Nvidia (di cui ByteDance è di gran lunga il più grande cliente cinese).
Al momento ByteDance ha il suo chatbot (di nome Doubao), diventato l’app AI più popolare in Cina con 71 milioni di utenti attivi al mese. La strategia è semplice quanto efficace: investire gran parte degli utili in nuovi chip, addestrare i propri modelli AI per farli diventare sempre più efficienti e raffinati, implementare l’AI sulle proprie piattaforme – TikTok tra tutte – e diventare l’azienda capofila nella corsa all’Intelligenza artificiale. Prima in Cina, poi nel mondo.
