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Cos’è e come funziona il Fondo di Garanzia per le piccole e medie imprese?

Il Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese è uno strumento istituito dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), finanziato anche con risorse dell’Unione Europea, per facilitare l’accesso al credito delle PMI. Lo Stato italiano agevola le imprese attraverso la concessione di una garanzia pubblica, che può essere utilizzata in sostituzione delle altre garanzie che di norma vengono richieste alle PMI per accedere ai finanziamenti concessi da Banche o Società di leasing.

Come funziona il fondo di garanzia per PMI?

Il funzionamento del Fondo è regolato dalle Disposizioni Operative.

La normativa ordinaria è attualmente oggetto di deroghe, così come previsto dalla legge di Bilancio 2023, che ha prorogato l’applicazione della disciplina transitoria introdotta dalla legge di Bilancio 2022 e delle ulteriori misure poste in essere per contrastare gli effetti negativi derivanti dalla crisi russo – ucraina.

Il Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese ha una lunga storia: è stato istituito dal Ministero per lo Sviluppo Economico nel 1996 con la Legge n° 662, con la missione di agevolare l’accesso al credito da parte delle PMI, storicamente caratterizzate da una minore patrimonializzazione

Nel 2019 il Ministero ha riformato radicalmente il Fondo introducendo un criterio di copertura proporzionale al livello di rischio dell’impresa: maggiore è la rischiosità e maggiore sarà la copertura del Fondo. L’obiettivo era di migliorare l’allocazione delle risorse pubbliche, indirizzando gli aiuti verso le imprese che più necessitavano di un supporto dallo Stato. Per far ciò è stato implementato un sistema di rating su 5 fasce di valutazione. Le imprese con fascia di valutazione 5 non sono ammissibili alla garanzia MCC.

Attualmente (settembre 2024) la percentuale di copertura dei finanziamenti finalizzati alla liquidità è pari al 55% per le fasce 1 e 2 al 60% per le fasce 3 e 4 mentre per i finanziamenti finalizzati alla copertura di investimenti, la garanzia è pari al 80% del finanziamento.

Durante la contrattazione tra le parti vengono definiti i tassi di interesse, le commissioni di istruttoria, il piano di ammortamento e le modalità di rimborso. Sulla somma richiesta e garantita dal Fondo non è possibile per la banca acquisire ulteriori garanzie reali, bancarie o assicurative.

Quali sono i requisiti per accedervi e a chi si rivolge?

Possono accede al Fondo di garanzia le imprese di micro, piccole e medie dimensioni (PMI), iscritte regolarmente al Registro delle Imprese, ed i professionisti titolari di partita IVA.

Le PMI sono le imprese che operano sul territorio italiano che, considerando i rapporti di associazione e/o collegamento, hanno:

  • meno di 250 occupati
  • un fatturato annuo non superiore a 50 milioni di euro, oppure un totale attivo di bilancio non superiore a 43 milioni di euro

Le imprese possono richiedere l’intervento del Fondo a prescindere dal settore o dall’attività economica svolta. Vi sono alcune eccezioni riguardanti le imprese che operano nei settori relativi a servizi finanziari e assicurativi, amministrazioni pubbliche e della difesa,  attività di famiglie e convivenze, organizzazioni ed organismi extraterritoriali, per i quali non è possibile presentare la richiesta.

Come richiederlo, i tempi di erogazione e la modulistica necessaria?

Quando una PMI si rivolge alla banca per richiedere un finanziamento, deve specificare la volontà di accedere al Fondo di garanzia attraverso l’invio di uno specifico modulo (Domanda di Agevolazione). Sarà poi l’istituto bancario o la società di leasing che presenterà materialmente la domanda al Fondo e gestirà la pratica, inviando la documentazione prevista dalle normative vigenti.

Se sussistono le condizioni per ottenere la garanzia, il Fondo invia alla banca o società di leasing e all’impresa beneficiaria la comunicazione (lettera di esito) che conferma la delibera della garanzia del Fondo.

Le tempistiche per ottenere il Fondo di garanzia per le PMI sono veloci: il Consiglio per la gestione del Fondo si riunisce infatti due volte a settimana e verifica i requisiti delle domande inviate dalle banche o società di leasing. Le imprese ricevono via pec, direttamente dal Fondo stesso, la conferma o meno dell’accesso alla garanzia.

Sul sito ufficiale fondidigaranzia.it si trovano le informazioni sugli aggiornamenti, la modulistica, le disposizioni operative ed i chiarimenti operativi.

Cosa copre il fondo di garanzia per PMI e quando interviene?

Il Fondo di garanzia per le PMI è un’agevolazione di ampio respiro, che le imprese possono richiedere per numerosi interventi di breve, medio e lungo termine con l’obiettivo di migliorare l’attività dell’impresa stessa.

Le norme vigenti al momento della richiesta stabiliscono il valore delle coperture previste per le diverse tipologie di intervento. Le finalità principali sono per operazioni di finanziamento a fronte di investimento e le operazioni di liquidità.

Chi finanzia il fondo di garanzia?

Il MIMIT è l’Ente che gestisce in modo diretto il Fondo di garanzia per le PMI e che si occupa, ogni anno, di stanziare nuovi fondi per finanziare il progetto.

Prima durante l’emergenza Covid-19, poi nell’ambito della crisi russo-ucraina, il Fondo di garanzia per le PMI è stata una risorsa fondamentale per diverse realtà che hanno potuto ottenere la garanzia e richiedere i finanziamenti per portare avanti la loro attività.

Tali interventi, uniti a tutti gli altri messi in campo, hanno consentito allo Stato Italiano di affrontare e superare le ultime crisi mondiali senza entrare in una temuta recessione, che invece aveva caratterizzato le precedenti crisi internazionali.

Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Per le condizioni contrattuali dei Mutui Garantiti dal Fondo di Garanzia, consulta i fogli informativi disponibili sulla sezione Trasparenza del sito www.bancaifis.it.

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