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10/06/2021
11:50

In Italia una PMI su due scommette sull’innovazione

Innovazione e nuove tecnologie, questo il focus dell’ultimo Market Watch PMI nato dalla partnership editoriale tra Banca Ifis e il Sole 24 Ore. Tecnologia 4.0 al centro degli investimenti: sicurezza, qualità, condivisione è ciò che chiedono gli imprenditori.

La pandemia, gli effetti del lockdown sull’economia reale e i comportamenti dei consumatori non hanno fermato gli investimenti sull’innovazione delle piccole e medie imprese: il 52% ha infatti introdotto almeno un’innovazione di prodotto, di processo o organizzativa nel corso del 2020 e il 73% delle PMI già utilizza tecnologie 4.0 o prevede di adottarle entro la fine del 2023.

I dati riportati nel report sono il risultato di interviste effettuate da Banca Ifis su in campione statisticamente rappresentativo di oltre 1.800 piccole e medie imprese durante il mese di aprile 2021.

Dal campione intervistato, è emerso che le PMI italiane hanno adottato tecnologie legate alla cyber security, al CRM per la gestione commerciale, una su quattro si affida al cloud e il 16% ha investito nell’industrial IoT – l’internet delle cose. Ma l’innovazione non si ferma qui: una parte delle piccole e medie imprese intervistate ha affermato di utilizzare anche tecnologie avanzate come big data e machine learning, robot, strumenti di realtà aumentata, nanotecnologie e materiali intelligenti.
Le imprese intervistate dichiarano che il crescente utilizzo delle nuove tecnologie e degli strumenti digitali porterà grandi benefici: non solo un miglioramento della qualità dei prodotti, per ben il 59% delle aziende, ma anche l’aumento della produttività, la minimizzazione degli errori di processo, una maggior sicurezza nei luoghi di lavoro, il poter entrare in nuovi mercati e la possibilità di personalizzare la propria offerta.

Giuseppe Viola imprenditore di Isol Marine, azienda specializzata nell’isolamento delle imbarcazioni e che ora si occupa, con successo, anche di arredamento per la cantieristica di alta gamma, spiega cosa significa l’utilizzo delle tecnologie 4.0: “Gestione computerizzata delle attività produttive, dalla programmazione alla realizzazione del prodotto finito”. “Abbiamo investito sulla personalizzazione e sull’innalzamento del livello qualitativo del prodotto, creato su misura per ogni commessa. Risultati possibili solo grazie ai nuovi macchinari a controllo numerico. Una scommessa vincente che ci ha portato a raddoppiare, sull’arredamento da yacht, l’ammontare di commesse già nel primo trimestre del 2021″.

Il settore produttivo ha un peso importante nell’utilizzo delle nuove tecnologie, tra quelli che maggiormente puntano sull’innovazione ci sono: la Chimica e Farmaceutica, con il 76% delle imprese che hanno introdotto un’innovazione, il Sistema Casa (63%) e la Tecnologia (60%).

Il percorso di modernizzazione è ancora in corso e sarà implementato, puntando su: la digitalizzazione dei processi, investimenti per rendere la produzione più sostenibile, l’implementazione della ricerca e dello sviluppo, un miglioramento nella gestione della relazione con i clienti e il reshoring delle filiere di fornitura.

Egidio Giacomini, CEO di Giacomini e Gambarova srl, azienda leader mondiale nella produzione di zerbini e rotoli in fibra di cocco, afferma che l’adozione di nuove tecnologie comporta l’assunzione di personale competente: “Nell’ultimo anno sono state assunte 8 persone con le competenze per la gestione di tecnologie 4.0, a fronte di una media storica del personale di circa 45 risorse”.

Scopri tutti i dati dell’analisi di Banca Ifis, leggi il report completo.

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