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Economia della Bellezza

Lo studio Economia della Bellezza propone un viaggio nella valorizzazione del nostro patrimonio culturale, architettonico, naturalistico e produttivo: un’alchimia virtuosa che ha segnato l’evoluzione del nostro Paese: dai monasteri benedettini alle piccole e medie imprese dei distretti.

La valorizzazione del nostro patrimonio culturale, architettonico, enogastronomico, di tradizioni, di identità.

Emilio Casalini, Progettista Culturale

Questa la definizione del progetto rappresentato all’interno del Padiglione Venezia alla 17^ Mostra Internazionale di Architettura – La Biennale di Venezia. Partendo da tale riflessione, Banca Ifis ha sviluppato il proprio contributo realizzando un Market Watch dedicato all’Economia della Bellezza: un progetto che guarda alla costruzione di un modello di innovazione sostenibile che fa leva sul ruolo dell’arte, del design, della cultura e del paesaggio naturale come base distintiva dell’economia del Made in Italy e opportunità di nuovo sviluppo dei territori.

L’installazione

L’installazione è un progetto a cura di Giovanna Zabotti, l’opera delle artiste Marina e Susanna Sent, è composta da un piano in vetro di Murano che rappresenta gli attori e i luoghi dell’Economia della Bellezza e da fasci LED che rendono visibili le relazioni tra loro. Il video sulla parete mostra i principali dati e le keyword della ricerca. L’opera è stata curata da Emilio Casalini.

Contesto

Il contributo dell’Economia della Bellezza al PIL italiano è stimato, prendendo a riferimento i valori del 2019, al 17,2% del prodotto nel suo complesso. Tale percentuale è riconducibile per il 6% alla fruizione del patrimonio paesaggistico, artistico e culturale e per l’11,2% alla produzione Made in Italy design-driven.

Sono otto i settori produttivi individuati come parte del perimetro Made in Italy design-driven: Agroalimentare, Automotive e altri mezzi di trasporto, Meccanica, Altra Manifattura, Cosmetica, Moda, Orologeria e Gioielleria, Sistema casa, Artigianato artistico. 

L’incidenza della Bellezza nel sistema produttivo Made in Italy design-driven è espresso da:

~
341.000

imprese (31% del totale)

~
682
mld €

fatturato imprese design-driven (46% dei ricavi annui totali)

11,2
%

PIL generato in termini di valore aggiunto

I video della Bellezza

Dialoghi sulla Bellezza - La bellezza che evolve

Jacopo Veneziani intervista Stefania Lazzaroni, Direttore Generale Fondazione Altagamma, e Carlo Capasa, Presidente Camera Nazionale della Moda.

Dialoghi sulla Bellezza - La bellezza che attrae

Jacopo Veneziani intervista Andrea Cancellato, Presidente Federculture e Direttore ADI Design Museum, e Elisa Guidi, Architetto e Coordinatrice Artex.

Dialoghi sulla bellezza - La bellezza come capitale culturale

Lo scrittore e divulgatore artistico Jacopo Veneziani intervista Antonio Calabrò, Presidente Museimpresa, e Francesco Zurlo, Presidente POLI.design.

#EconomiaDellaBellezza - Il Market Watch

L’Economia della Bellezza ha il suo nucleo nel patrimonio storico, artistico, culturale e paesaggistico italiano.

#BiennaleArchitettura2021

Banca Ifis & Padiglione Venezia: Economia della Bellezza.

Lo studio

L’Economia della Bellezza ha il suo nucleo nel patrimonio storico, artistico, culturale e paesaggistico italiano. Questo nucleo rappresenta quel carattere distintivo in grado di generare valore economico in una duplice veste: attraendo visitatori e fruitori della bellezza, e caratterizzando la produzione made in Italy attraverso logiche design-driven, sia funzionali sia estetiche.

Il valore della cultura e della bellezza

Quanto vale la cultura per l’economia italiana? Quanto PIL produce la bellezza del patrimonio culturale e paesaggistico. Ansa Voice EconoMIA affronta un viaggio economico nella ricchezza che l’Italia esprime, con i dati di una recente indagine di Banca Ifis senza nascondere le difficoltà create al settore dalle chiusure legate al Covid.

Il Market Watch ha l’obiettivo di quantificare l’impatto della Bellezza attraverso: la definizione del valore delle relazioni e dei luoghi in cui gli attori si incontrano; il racconto di tre diverse esperienze territoriali; e l’ascolto delle esperienze dei protagonisti dei settori analizzati.

Per approfondire

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