Risultati primo trimestre 2019
DATI RICLASSIFICATI: 1 gennaio – 31 marzo
• Utile netto di periodo del primo trimestre 2019 a 29,9 milioni di euro;
• Margine di intermediazione a 130,1 milioni di euro che conferma la crescita dei principali segmenti di business;
• Contributo della PPA come da attese in flessione a 17 milioni di euro, rispetto ai 31 milioni di euro del quarto trimestre 2018;
• Costi operativi a 74,4 milioni di euro che includono il consolidamento di FBS;
• Costo del credito (segmento Imprese) pari a 13,2 milioni di euro (88 punti base vs. 170 punti base dell’esercizio 2018), evidenzia una stabilizzazione dopo gli accantonamenti non ricorrenti del 2018;
Requisiti di capitale con il consolidamento in La Scogliera:
• CET 1: 10,29% che include il consolidamento di FBS. Il CET1 si conferma ben al di sopra del requisito SREP dell’8,12%; TCR: 14,02% (14,01% al 31 dicembre 2018) verso un requisito SREP del 12,5%.
Requisiti di capitale senza il consolidamento in La Scogliera:
• CET1: 13,53% (13,74% 31 dicembre 2018); TCR: 18,03% (18,20% al 31 dicembre 2018).
Mestre (Venezia), 9 maggio 2019 – Il Consiglio di Amministrazione di Banca IFIS, riunitosi oggi sotto la presidenza di Sebastien Egon Fürstenberg, ha approvato i risultati relativi al primo trimestre 2019.
«Le mie prime impressioni della Banca sono di una realtà dinamica, innovativa e profittevole con un team coeso di manager giovani, capaci e con esperienze professionali complementari – spiega Luciano Colombini, Amministratore Delegato del Gruppo Banca IFIS -. I risultati trimestrali evidenziano un margine di intermediazione pari a 130 milioni di euro, ottenuto con il contributo di tutte le aree di business della Banca. Il business model della Banca è unico nel suo genere, con una buona diversificazione e specializzazione in diversi segmenti di mercato.
La strategia dovrà essere orientata alla crescita delle diverse business unit mantenendo un’attenzione particolare alla qualità dell’attivo e ai costi operativi. Nel settore NPL continueremo nell’acquisizione di portafogli e nel miglioramento dei processi di recupero, facendo leva anche sulla recente acquisizione di FBS che ci consentirà di proporci sul mercato come acquirenti e gestori per conto terzi di portafogli NPL anche nel segmento secured e corporate. Nel settore Imprese allargheremo l’offerta di credito e i servizi alle Piccole e Medie Imprese».
«Abbiamo un ottimo posizionamento per continuare a crescere nei prossimi trimestri come dimostrato, nel settore NPL, dalle posizioni in ODA (Ordinanze di Assegnazione) e in Secured e Corporate che solo nell’ultimo trimestre hanno riportato un incremento di oltre il 5% in termini di Gross Book Value. Il settore Imprese, attivo nel comparto delle PMI, uno dei più attraenti del mercato in termini di crescita e rendimento, presenta una buona diversificazione in termini settoriali, geografici e di clientela – continua l’Amministratore Delegato -. Nel primo trimestre 2019 l’utile netto di periodo si è attestato a 30 milioni di euro, mentre il costo del credito ha visto una normalizzazione dopo gli accantonamenti straordinari su alcune singole posizioni effettuate nel 2018».
«Particolare attenzione dovrà essere rivolta ora al cost/income e ai costi operativi senza impattare gli investimenti in tecnologia e nell’innovazione digitale e nel settore NPL necessari ad assicurare la nostra crescita futura.
Confermata la massima attenzione ai requisiti patrimoniali della Banca. Nel primo trimestre 2019, il CET1 è rimasto sostanzialmente invariato rispetto al trimestre precedente attestandosi al 10,29%, pur includendo 41 milioni di euro di avviamento derivanti dall’acquisizione di FBS. Il CET1 si conferma ben sopra il requisito SREP dell’8,12% per il 2019. Total capital del 14,02% verso un requisito SREP del 12,5%.
La Banca si trova quindi ben posizionata per intraprendere il percorso di crescita dei prossimi anni in cui metterò il massimo impegno, contento di essere entrato a far parte di questa dinamica realtà. L’azionista di controllo ci ha confermato il suo supporto alla strategia e alla crescita della Banca» conclude Colombini.