Mestre (Venezia), 6 marzo 2018 – Il Consiglio di Amministrazione di Banca IFIS, riunitosi oggi sotto la presidenza di Sebastien Egon Fürstenberg, ha approvato il progetto di bilancio relativo all’esercizio 2017 ed ha confermato i risultati preliminari presentati l’8 febbraio scorso.
É stato inoltre proposto all’Assemblea degli Azionisti, che si riunirà in data 19 aprile 2018, il pagamento di un dividendo pari a 1 euro per azione, al lordo delle eventuali ritenute di legge per ciascuna azione ordinaria, con stacco cedola (n. 21) il 23 aprile 2018, record date il 24 aprile 2018 e messa in pagamento dal 25 aprile 20181. Il pagamento sarà effettuato per il tramite degli intermediari autorizzati presso i quali sono registrate le azioni nel Sistema Monte Titoli.
Il Presidente di Banca IFIS, Sebastien Egon Fürstenberg, ha commentato così i risultati: “Il Gruppo Banca IFIS ha continuato anche nel 2017 il percorso di sviluppo nei settori di presenza: il credito alle imprese specializzato, elemento sempre più centrale per la crescita del Paese e per la vitalità del tessuto economico italiano; la gestione sostenibile del credito deteriorato; la raccolta di risparmio. Abbiamo inoltre avviato importanti progetti che impegneranno l’istituto nei trimestri a venire, guidati sempre dai driver che ci ispirano, giorno dopo giorno, nel nostro operato: controllo della redditività corretta per il rischio, della liquidità e del capitale assorbito. Vogliamo portare ai nostri clienti le soluzioni di cui necessitano in modo veloce, chiaro, trasparente: per questo i servizi digitali sono essenziali e su questi stiamo investendo. Abbiamo infine annunciato, anche per quest’esercizio, un dividendo in crescita: un segnale di solidità e di riconoscenza agli Azionisti che continuano ad apprezzare il nostro lavoro e i progetti futuri che la Banca sta costruendo”.
Di seguito le principali evidenze dei risultati dell’esercizio 2017. Per i dettagli si rimanda al comunicato stampa dei risultati preliminari disponibile nella sezione “Media Press” del sito ufficiale www.bancaifis.it
Esercizio 2017: 1 gennaio – 31 dicembre
Dati riclassificati[1]:
- Margine di intermediazione a 519,6 milioni di euro (+59,4%);
- Risultato netto della gestione finanziaria 504,8 milioni di euro (+68,6%);
- Costi operativi a 256,3 milioni di euro;
- Utile netto d’esercizio a 180,8 milioni di euro;
- Costo del credito (settore Crediti commerciali) pari a 115 bp;
- Rapporto sofferenze nette/impieghi netti verso imprese all’1,3%;
- Totale risorse del Gruppo: 1.470 persone;
- Ratio – Capitale primario di classe 1 (CET1): 15,64% (15,82% 31 dicembre 2016) [2];
- Ratio – Capitale di classe 1 (T1): 15,64% (15,82% 31 dicembre 2016)3;
- Ratio – Totale fondi propri: 21,07% (15,83% al 31 dicembre 2016)3.
4° trimestre 2017: 1 ottobre – 31 dicembre
Dati riclassificati[3]:
- Margine di intermediazione a 148,3 milioni di euro (+68,0%);
- Risultato netto della gestione finanziaria 113,1 milioni di euro (+39,3%);
- Utile netto di periodo a 31,6 milioni di euro.
[1] Le rettifiche di valore nette su crediti afferenti all’Area NPL, pari a 33,5 milioni al 31 dicembre 2017 e a 32,6 milioni al 31 dicembre 2016, sono state riclassificate fra gli interessi attivi e proventi assimilati al fine di dare una rappresentazione maggiormente aderente alle peculiarità di tale business, che vede le rettifiche di valore nette parte integrante del rendimento.
[2] Il totale fondi propri indicato è relativo al solo perimetro del Gruppo Banca IFIS, che dunque esclude gli effetti derivanti dal consolidamento ai fini prudenziali nella controllante La Scogliera S.p.A. I fondi propri, le attività ponderate per il rischio ed i coefficienti di solvibilità consolidati al 31 dicembre 2017 sono stati determinati avendo a riferimento i principi regolamentari contenuti nella Direttiva 2013/36/UE (CRD IV) e nel Regolamento (UE) 575/2013 (CRR) del 26 giugno 2013 recepiti nelle Circolari della Banca d’Italia n. 285 e n. 286 del 17 dicembre 2013. L’articolo 19 del CRR prevede l’inclusione ai fini del consolidamento prudenziale della holding del Gruppo bancario non consolidata nel patrimonio netto contabile. Il CET1 al 31 dicembre 2017 comprendente La Scogliera S.p.A è pari all’11,66% rispetto al 14,80% del 31 dicembre 2016, il Capitale di classe 1 (T1) si attesta a 12,18% rispetto al 15,05% mentre il Totale Fondi Propri si attesta al 16,15% rispetto al 15,39% del 31 dicembre 2016. Si segnala che i dati comparativi al 31 dicembre 2016 sono riesposti per tenere conto della modifica dei saldi di apertura avvenuta a seguito della definizione del costo sostenuto per l’acquisizione dell’ex Gruppo GE Capital Interbanca con il cedente.
[3] Le rettifiche di valore nette su crediti afferenti all’Area NPL, pari a 10,4 milioni nel 4° trimestre 2017 e a 9,1 milioni nel 4° trimestre 2016, sono state riclassificate fra gli interessi attivi e proventi assimilati al fine di dare una rappresentazione maggiormente aderente alle peculiarità di tale business che vede le rettifiche di valore nette parte integrante del rendimento.