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Consiglio di Amministrazione

Al Consiglio di Amministrazione di Banca Ifis spetta la funzione di supervisione strategica. La composizione del CdA rispetta precisi criteri per quanto riguarda amministratori di minoranza, consiglieri indipendenti ed equilibrio fra generi.
L’Assemblea ordinaria dei Soci del 17 aprile 2025 ha determinato in 14 la composizione del Consiglio di Amministrazione e la durata del mandato è stata fissata in tre esercizi (2025-2027), il mandato scadrà alla data dell’Assemblea convocata per l’approvazione del bilancio relativo all’esercizio 2027.

Il Consiglio di Amministrazione è nominato dall’Assemblea dei Soci sulla base di liste presentate dagli azionisti che abbiano almeno l’1% del capitale. Da Statuto può essere composto da cinque a quindici membri.

Membri del Consiglio di Amministrazione

Attività 2024

Nell’anno 2024 si sono tenute 16 riunioni.

La partecipazione dei consiglieri è stata in media del 100%. La durata media è stata di 2 ore e 50 minuti.

Presenza alle riunioni: il dettaglio è riportato nei singoli CV.

Il Consiglio di Amministrazione definisce gli indirizzi strategici della Banca e ne verifica nel continuo l’attuazione, assicurando una sana e prudente gestione.

Oltre alle attribuzioni non delegabili a norma di legge, tra le materie riservate all’esclusiva competenza del Consiglio di Amministrazione rientrano in particolare:

  • Il business model, le linee e le operazioni strategiche e i piani industriali e finanziari;
  • Le linee di indirizzo del sistema dei controlli interni, verificando che sia coerente con gli indirizzi strategici e la propensione al rischio stabiliti nonché sia in grado di cogliere l’evoluzione dei rischi aziendali e l’interazione tra gli stessi;
  • I criteri per individuare le operazioni di maggiore rilievo da sottoporre al vaglio preventivo della funzione di controllo dei rischi;
  • Gli adeguamenti dello Statuto a disposizioni normative;
  • La fusione per incorporazione di società e la scissione nei casi previsti dagli art. 2505 e 2505 bis del Codice Civile, anche come richiamati dall’art. 2506 ter, ultimo comma, Codice Civile;
  • La riduzione del capitale in caso di recesso;
  • L’indicazione di quali amministratori, oltre a quelli indicati nello Statuto, ha la rappresentanza della società;
  • La costituzione di comitati interni al Consiglio di Amministrazione;
  • Il Risk Appetite Framework e le politiche di gestione del rischio nonché, sentito anche il parere del Collegio Sindacale, la valutazione della completezza, adeguatezza, funzionalità e affidabilità del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi e dell’adeguatezza dell’assetto organizzativo, amministrativo e contabile;
  • La determinazione dell’assetto generale dell’organizzazione della Banca e dei conseguenti regolamenti interni;
  • L’istituzione e l’ordinamento, anche ai fini dell’articolazione della facoltà di firma, di succursali, filiali, agenzie, sportelli, recapiti, rappresentanze, in Italia e all’estero, nonché la loro soppressione;
  • Il trasferimento della sede sociale nel territorio nazionale;
  • L’assunzione e la cessione di partecipazioni, aziende e/o rami di azienda comportanti variazioni del gruppo o investimenti o disinvestimenti che superino l’1% del patrimonio netto risultante dall’ultimo bilancio approvato della società;
  • La determinazione dei criteri per esercitare l’attività di direzione e coordinamento delle società del Gruppo e il rispetto della disciplina di vigilanza, inclusa l’esecuzione dei provvedimenti impartiti da Banca d’Italia nell’interesse della stabilità del Gruppo;
  • La nomina, la revoca e il trattamento economico dei componenti la Direzione Generale;
  • Le politiche di remunerazione e incentivazione da sottoporre all’Assemblea, il riesame, almeno annuale, di tali politiche e la responsabilità sulla loro corretta attuazione, con il compito di assicurare, inoltre, che la politica di remunerazione sia adeguatamente documentata e accessibile all’interno della struttura aziendale;
  • La costituzione delle funzioni aziendali di controllo, i relativi compiti e responsabilità, le modalità di coordinamento e collaborazione, i flussi informativi tra queste funzioni, e tra queste e gli organi aziendali;
  • La nomina, dopo aver sentito il parere del Collegio Sindacale, dei responsabili delle funzioni di controllo;
  • Il processo di gestione del rischio e la valutazione della sua compatibilità con gli indirizzi strategici e con le politiche di governo dei rischi;
  • Le politiche e i processi di valutazione delle attività aziendali, e, in particolare, degli strumenti finanziari, verificandone la costante adeguatezza e stabilendo altresì i limiti massimi all’esposizione della banca verso strumenti o prodotti finanziari di incerta o difficile valutazione;
  • Il processo per lo sviluppo e la convalida dei sistemi interni di misurazione dei rischi non utilizzati a fini regolamentari e la valutazione periodica del loro corretto funzionamento;
  • Il processo per l’approvazione di nuovi prodotti e servizi, l’avvio di nuove attività, l’inserimento in nuovi mercati;
  • La politica aziendale in materia di esternalizzazione di funzioni aziendali;
  • Il Codice Etico cui sono tenuti a uniformarsi i componenti degli organi aziendali e i dipendenti al fine di attenuare i rischi operativi e di reputazione della banca e favorire la diffusione di una cultura dei controlli interni;
  • L’approvazione, il riesame e l’aggiornamento del piano di risanamento, nonché la sua modifica e il suo aggiornamento su richiesta dell’Autorità di Vigilanza;
  • L’adozione, su richieste dell’Autorità di Vigilanza, delle modifiche da apportare all’attività, alla struttura organizzativa o alla forma societaria della Banca (o del Gruppo bancario), e delle altre misure necessarie per conseguire le finalità del piano di risanamento, nonché l’eliminazione delle cause che formano presupposto dell’intervento precoce;
  • La decisione di adottare una misura prevista nel piano di risanamento o di astenersi dall’adottare una misura pur ricorrendone le circostanze;
  • L’approvazione di una policy per la promozione della diversità e della inclusività.

Nella seduta del 10 febbraio 2025 il Consiglio di Amministrazione ha concluso il processo di autovalutazione annuale sulla dimensione, composizione e funzionalità del Consiglio e dei suoi Comitati relativo al terzo anno di mandato.

Per maggiori informazioni si veda la Relazione sul governo societario e assetti proprietari al capitolo 7.1.

Diversità

La diversità in termini di genere, età e provenienza geografica favorisce la pluralità di approcci e prospettive nell’analisi dei problemi e nell’assunzione delle decisioni, evitando anche il rischio di mero allineamento a posizioni prevalenti, interne o esterne alla Banca.

All’interno del Consiglio il genere meno rappresentato deve essere pari ad almeno due quinti dei componenti.

Genere dei Consiglieri in carica
Composizione per genere
Fasce di età Consiglieri in carica
Composizione per fasce d'età
Anzianità di carica
(% su totale)

Genere dei Consiglieri in carica

42.86%
57.14%

Uomini
Donne

Composizione per genere

6
7

Precedente mandato

6
8

Attuale mandato

Uomini
Donne

Fasce di età Consiglieri in carica

28.57%
71.43%
0%

<50 anni
50 - 65 anni
>65 anni

Fasce d'età

7.69%
28.57%

< 50 anni

84.62%
71.43%

50 - 65 anni

7.69%
0%

> 65 anni

Precedente mandato
Attuale mandato

Anzianità di carica
(% su totale)

100%
100%

0 - 10 anni

0%
0%

10 - 20 anni

0%
0%

20 - 40 anni

Anno precendente
Anno corrente